Diritto di ripensamento contratto telefonico: quando si applica

Contratti, Recesso

Hai sentito parlare del diritto di ripensamento contratto telefonico e vuoi sapere cosa è?

In questo articolo ti spieghiamo cosa è il diritto di ripensamento contratto telefonico nei contratti a distanza. Ti diciamo come esercitare il diritto di recesso entro certi termini senza pagare penali o costi di disattivazione.

Noi di Indennizzo telefonico, siamo il blog di Unione dei consumatori, associazione a difesa dei consumatori, specializzata nel settore della Telefonia. Da anni offriamo consulenza e assistenza gratuita per i diritti degli utenti e consumatori.

 

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Cos’è il diritto di ripensamento contratto telefonico

Se possiedi un’utenza telefonica avrai più volte ricevuto una chiamata finalizzata alla stipula di un nuovo contratto. Grazie alla registrazione telefonica basta, infatti, pronunciare un semplice “sì” per attivare un nuovo contratto.

Tutto bello e comodo, ma queste modalità contrattuali celano anche rischi ed insidie! Spesso i centralinisti, per riuscire a stipulare più contratti possibile, utilizzano tecniche poco corrette, ad esempio:

  • sono particolarmente insistenti
  • non specificano costi e tariffe in modo chiaro
  • sfruttano la velocità del contatto telefonico per strappare il fatidico “sì”.

Per questo il consumatore è tutelato dal diritto di recesso contratto telefonico che consente di recedere dal contratto telefonico per il solo fatto di aver cambiato idea.

Vediamo allora di capirne di più sul diritto di ripensamento contratto telefonico e come richiedere il nostro supporto.

 

Attenzione ai contratti per telefono

Hai sottoscritto un contratto per telefono, ma la bolletta che ti è arrivata indica servizi a pagamento mai richiesti? L’unico modo per risolvere il problema è acquisire la registrazione telefonica. Contattaci e ti aiuteremo gratuitamente a ottenerla, costringendo il gestore a rispettare il contenuto del contratto.

 

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La normativa sul diritto di ripensamento contratto telefonico

Il diritto di ripensamento è previsto dall’art. 52 del Codice del Consumo e trova applicazione con riferimento ai contratti a distanza (cioè, conclusi fuori del negozio fisico) conclusi con un consumatore.

Si tratta di una particolare modalità di recesso che l’utente può esercitare generalmente entro 14 giorni (Leggi l’approfondimento nel “per saperne di più” per sapere quando invece è previsto il termine di 30 giorni) dalla conclusione del contratto.

L’esercizio di questo diritto ha come effetto l’interruzione del vincolo contrattuale senza giustificazioni, né costi di disattivazione a carico del consumatore.

Ma quali sono i contratti a distanza?  Si tratta dei contratti stipulati fuori dai locali commerciali (al telefono, online, per strada o con l’operatore porta a porta ecc.)

Il recesso contratto telefonico è un rimedio che nasce dalla volontà di tutelare i consumatori che hanno sottoscritto dei contratti con modalità differenti rispetto al contratto concluso nel punto vendita autorizzato.

Ciò perché i contratti sottoscritti telefono, per strada o online, per citarne alcuni, possono rivelarsi un’arma a doppio taglio: clausole non specificate, tariffe diverse da quelle realmente applicate, costi di attivazione a sorpresa sono solo alcuni dei problemi più comuni.

Diventa quindi molto difficile dimostrare di non aver accettato certe condizioni, in assenza di una pezza d’appoggio scritta che faciliti la comprensione delle condizioni del contratto.

 

Attenzione!

Se la compagnia nega i tuoi diritti, contattaci subito! Analizzeremo il tuo caso (prima o dopo l’invio del reclamo). Avvieremo per tuo conto l’istanza di conciliazione presso i Co.Re. Com. su Conciliaweb) sgravandoti da ogni pensiero o stress e ti faremo ottenere i rimborsi automatici o gli indennizzi che ti sono dovuti per i disagi subiti.

 

Come esercitare il diritto di ripensamento

Per esercitare il diritto di recesso telefonia dovrai pertanto inviare adeguata comunicazione scritta al fornitore dei servizi entro 14 giorni dall’accettazione del contratto:

  • a mezzo raccomandata A/R
  • PEC
  • FAX.

 

Sapevi che …

Se l’operatore non informa il cliente circa le modalità di esercizio del diritto di recesso, l’utente ha la facoltà di ripensare a quanto sottoscritto entro un anno a partire dall’attivazione del contratto?

 

Diritto di ripensamento contratto telefonico e recesso: le differenze

Il diritto di ripensamento contratto telefonico può essere esercitato solo con riferimenti ai contratti a distanza entro 14 giorni dalla conclusione del contratto.

Se la sottoscrizione del contratto è avvenuta presso un ufficio commerciale (negozio fisico) l’interruzione del vincolo contrattuale prima della scadenza (ad es. in caso di gravi disservizi o inadempienze da parte della compagnia) è un recesso previsto dalle diverse Carte dei servizi degli Operatori telefonici.

La differenza sta nel fatto che:

  • il diritto di ripensamento riguarda i contratti a distanza
  • se esercitato nei termini, interrompe il vincolo contrattuale senza costi di disattivazione o fatturazione
  • non richiede giustificazioni da parte del consumatore in merito alle motivazioni della disdetta
  • Il consumatore ha la possibilità di recuperare l’intero importo, tranne la quota parte relativa ai servizi di cui ha già beneficiato.
  • il consumatore dovrà eventualmente sopportare i soli costi di restituzioni di dispositivi dati in comodato o a noleggio.

Mentre il recesso anticipato:

  • si applica a tutti i contratti conclusi all’interno dei locali commerciali
  • interrompe il vincolo contrattuale ma il consumatore dovrà comunque sopportare i costi di disattivazione e quelli di fatturazione dei 30 giorni successivi all’esercizio del recesso.

 

Come ti aiutiamo con il diritto di ripensamento del contratto telefonico

Noi di Indennizzo telefonico offriamo un supporto concreto per tutelare i diritti dei consumatori e contestare gli addebiti non dovuti.

I nostri servizi di assistenza online sono totalmente gratuiti (leggi la nostra garanzia di gratuità). E non perché i nostri avvocati lavorino gratis, ma perché addebiteremo i costi a Tim non di certo a te, consumatore come noi.

Potrai risolvere i tuoi problemi con la compagnia, stando comodamente seduto in poltrona! Lo abbiamo già fatto con tanti consumatori come te: Leggi cosa pensano di noi.

 

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PER SAPERNE DI PIÙ

Adesso sai davvero tutto sul diritto di ripensamento nei contratti telefonici. In questa sezione inseriamo un approfondimento sul diritto di recesso e l’articolo sul diritto di ripensamento nel codice del consumo.

 

Il diritto di recesso nel Codice Civile

All’interno delle norme sui contratti in generale, l’articolo 1373 disciplina il diritto di recesso, attribuito ad una delle parti dalla legge o dal contratto stesso.

In particolare, sono previste due ipotesi:

  1. se il contratto non è ancora stato eseguito, è possibile di recedere finché il contratto non abbia avuto un principio d’esecuzione
  2. se l’esecuzione è già iniziata, il recesso è esercitabile ma non ha effetto per le prestazioni già eseguite o in corso d’esecuzione.

La funzione del diritto di recesso può essere individuata, con riferimento ai contratti di durata, nella fissazione del termine finale del contratto stesso.

Diversamente, esso può costituire una sorta di mezzo di impugnazione del contratto. Questa è esercitabile in caso di inadempimento dell’altra parte ovvero di successiva emersione di vizi del contratto.

 

Il diritto di recesso nel Codice del Consumo

All’interno del “Codice del Consumo” (D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206), rivisto a seguito del recepimento della Direttiva Europea n. 83 del 2011, il diritto di recesso del consumatore costituisce uno degli strumenti di protezione più significativi a disposizione del c.d. Contraente debole.

La possibilità di sciogliere il vincolo contrattuale è attribuita dalla legge o in funzione di “diritto al ripensamento”, inteso come bilanciamento di un’azione di vendita spesso commercialmente aggressiva.

L’art 52 del codice del Consumo stabilisce che:

  1. Fatte salve le eccezioni di cui all’articolo 59, il consumatore dispone di un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere costi diversi da quelli previsti all’articolo 56, comma 2, e all’articolo 57.

1-bis. Il periodo di recesso di quattordici giorni di cui al comma 1 è prolungato a trenta giorni, per i contratti conclusi nel contesto di visite non richieste di un professionista presso l’abitazione di un consumatore oppure di escursioni organizzate da un professionista con lo scopo o con l’effetto di promuovere o vendere prodotti ai consumatori. La disposizione di cui al presente comma non si applica ai contratti conclusi nel contesto di visite domiciliari da parte di un professionista, richieste da un consumatore e non organizzate dal medesimo in forma collettiva.

  1. Fatto salvo l’articolo 53, il periodo di recesso di cui al comma 1 del presente articolo termina dopo quattordici giorni, o, nei casi di cui al comma 1-bis, dopo trenta giorni a decorrere:
  2. a) nel caso dei contratti di servizi, dal giorno della conclusione del contratto;
  3. b) nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dei beni o:

1) nel caso di beni multipli ordinati dal consumatore mediante un solo ordine e consegnati separatamente, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell’ultimo bene;

2) nel caso di consegna di un bene costituito da lotti o pezzi multipli, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell’ultimo lotto o pezzo;

3) nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico del primo bene;

  1. c) nel caso di contratti per la fornitura di acqua, gas o elettricità, quando non sono messi in vendita in un volume limitato o in quantità determinata, di teleriscaldamento o di contenuto digitale non fornito su un supporto materiale, dal giorno della conclusione del contratto (2).
  2. Le parti del contratto possono adempiere ai loro obblighi contrattuali durante il periodo di recesso. Tuttavia, nel caso di contratti negoziati fuori dei locali commerciali, il professionista non può accettare, a titolo di corrispettivo, effetti cambiari che abbiano una scadenza inferiore a quindici giorni dalla conclusione del contratto per i contratti di servizi o dall’acquisizione del possesso fisico dei beni per i contratti di vendita e non può presentarli allo sconto prima di tale termine.

3-bis. Nel caso di cui al comma 1-bis, il professionista non può accettare, a titolo di corrispettivo, effetti cambiari che abbiano una scadenza inferiore a trentuno giorni dalla conclusione del contratto per i contratti di servizi o all’acquisizione del possesso fisico dei beni per i contratti di vendita e non può presentarli allo sconto prima di tale termine.

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maoni
maoni
1 anno fa

Buongiorno cortesemente chiedo come risolvere il problema ho passato da fastweb a windtre il servizio e’ attivo da 2 giorni ovvero dal 14/06/2022 ma windtre va peggio del pracedente operatore posso recedere il contratto o eventualmente ritornare a fastweb senza penali ? GRAZIE

andrea
andrea
2 anni fa

Buonasera, vorrei chiedere un parere sulla seguente situazione:
In data 12/01/2021 ho sottoscritto un contratto per telefonia ed internet con TIM. (ero già cliente da e volevo cambiare offerta rimanendo sempre con TIM)
in data 25/01/2021 ho provveduto ad inviare tramite PEC il modulo per esercitare il diritto di ripensamento.
TIM mi sta recapitando delle bollette con la voce rate per costo residuo di attivazione (non ho ricevuto nessun tipo di apparecchio).
Il call center mi ha confermato che l’addebito di quelle spese è corretto anche se ho esercitato il diritto di ripensamento e quindi vanno pagate.
E’ corretto quanto riferitomi dal call center ?

giuseppe
giuseppe
2 anni fa

Buonasera
il 27/4/2021 ho sottoscritto un contratto fibra con vodafone esclusivamente perchè mi avevano garantito minimo 60gb.
Il 4/5 mi è arrivato il modem ed il 5/5 hanno attivato il servizio. Ho subito aperto una richiesta tecnica in quanto la navigazione avveniva i ADSL ed a 20GB (contro il contratto fibra stipulato).
Mi hanno chiamato ieri dicendomi che per la lontananza della cabina quello è il massimo che possono fare.
Solamente oggi 13/5 ho inviato via PEC la richiesta di ripensamento per i 14gg dalla data di attivazione della linea; oppure i 14 gg partono dalla data del contratto? in quel caso sarei fuori, ma io il modem lo ho ricevuto solo 4/5.
Infine in data 8/5 ho inviato una pec preventiva diffidandoli a mettermi la fibra invece della attuale ADSL dicendo che avrei in tal caso recesso dal contratto
Che dite, sarei nel giusto e non dovrei pagare nulla?
grazie mille

Luisa
Luisa
3 anni fa

Ho stipulato contratto telefonico con Fastweb per adsl casa il 12/4/2021 vorrei disdire il contratto ancora in fase di lavorazione ma non riesco a comunicare con Fastweb perché il mio n di cellulare ancora non risulta .cosa devo fare?

Denny
Denny
3 anni fa

Buonasera,

mio papà purtroppo è caduto nei vari tranelli che propinano questi maledetti operatori dei call center che pur di chiudere un contratto ti raccontano quello che vogliono.

OPERATORE VODAFONE
Dopo aver detto a mio papà che facevano semplicemente un rinnovo del contratto e che veniva inviato a casa un nuovo modem predisposto per la fibra, il tutto a 33,49€/mese senza ulteriori costi aggiuntivi, mio papà ha accettato e quindi ora mi trovo a dovervi scrivere per chiedere un vostro consiglio.

Premetto che eravamo già clienti con un piano che prevedeva un pagamento di circa 38€/mese compreso iva e modem.
Ora con questo nuovo contratto (mail di conferma arrivata in data 16 Gennaio) invece sono 33,49€ + 9€/mese (per 24 mesi) per il modem + IVA il che porta il tutto a circa 51,80€/mese (per fortuna che era senza costi aggiuntivi).
Inoltre, mentre l’offerta di prima prevedeva un traffico illimitato a 10Mb, questo modem FWA prevede 200Gb senza limiti e una volta consumati si passa a 3mb in DL e 1mb in UL.

Alquanto irritato chiamo il 190 con il suo fantastico TOBY che non sai se fa più incazzare lui o gli operatori veri.
Dopo due giorni riesco a parlare con un operatore dall’Albania che mi dice che: “sono 33,49€ per tutto E NON ci sono i 9€ al mese per 24 mesi del modem”.
Al che vista la scarsa fiducia che nutro verso questi ignoranti che il più delle volte non hanno la minima idea di cosa stanno dicendo, gli chiedo di spiegarmi come funziona nel caso io volessi esercitare il diritto di ripensamento e se è possibile chiudere questo contratto e tornare al precedente. A questo ovviamente mi da risposte confuse e mi dice che c’è una pratica aperta già avviata ma non ancora conclusa per la chiusura del contratto precedente e che dovrei chiamare con il telefono fisso il 190 e premere 2 per parlare con il centro assistenza e chiedere a loro come fare e se è possibile tornare al piano precedente.

Morale della favola dopo un’altra mezza giornata persa rimbalzando da una parte all’altra tra diversi operatori mi risponde una Italiana (alquanto scazzata tra l’altro) e in sostanza mi dice che:

– sono 33,49€/mese + 9€/mese per 24 mesi per il modem
– che se esercito il ripensamento devo restituire il modem e che però in questo caso cessa il rapporto con Vodafone e il numero fisso (numero storico che i miei hanno da 35 anni) viene perso.
– che se voglio tenere il numero fisso devo fare una migrazione verso un nuovo operatore, ma che ovviamente se questa viene fatta prima della scadenza da contratto ho delle penali.

Ora io vorrei capire:
– Ma possibile che questi possono cancellare un numero solo perché cesso il rapporto con loro, senza darmi la possibilità in un secondo momento di riattivarlo presso un altro operatore?
– Se io esercito il diritto di ripensamento essendo ancora dentro i 14 giorni, non dovrebbero essere previste spese di indennizzo (come nel caso di recesso anticipato), giusto?
– Voi che cosa mi consigliereste? Conviene muoversi quanto prima con il ripensamento e spedire indietro il modem e poi in un secondo momento attivare una nuova linea (o se possibile mantenere questo numero) con un altro operatore, o a questo punto gli dico di rimanere in Vodafone per 2 anni e poi fare la migrazione?

Grazie fin da ora per la vostra disponibilità e mi scuso per il papiro.
Resto a disposizione per ogni eventuale informazione necessaria.

Denny

Daniela Bucciol
3 anni fa

Salve in questa lettera riassumo il mio problema :
“Spett.li ####,
La sottoscritta Daniela Bucciol, vostra cliente e gia’ in possesso di ADSL dal 2017, in data 9 ottobre 2020, ha chiamato il 187 riguardo la FIBRA Ottica.
Ho chiesto all’operatrice se era arrivata la Fibra Ottica anche al mio numero civico (visto che da quasi un anno tutti hanno la fibra nella mia via tranne tre case, compresa me). Immaginavo che la risposta fosse “no” , invece l’operatrice mi ha detto ” SI signora ce l’ha non si preoccupi” io di risposta “Ma è sicura? Fibra Ottica” ho ripetuto “fibra ottica”. La ragazza del call center mi ha ancora rassicurato “Si si, ha la Fibra Ottica”. Io fiduciosa ho solo pensato che forse Fibermap non era ancora stato aggiornato.
Le ho anche detto “Se mi attiva la fibra mi rende molto felice, grazie!” Invece … in data 14/10/2020
mi avete attivato la “super” ADSL ma con lo stesso router che avevo dal 2017.
Il 23/10 /20 Vi ho contattati telefonicamente per disattivare la presunta nuova ”offerta”.

“Diritto di recesso entro 14 giorni previsto dalla legge grazie al quale il contratto verrà annullato in maniera completamente gratuita.” Rif, Altroconsumo.

Poi il giorno 30/10/20 ricevo via email il contratto della “nuova” Super ADSL, N.Prot. @27H70U30, da firmare ( che ovviamente non ho firmato), e ho ricevuto il nuovo router dopo qualche giorno (che NON HO APERTO e rimando al mittente), e nuovamente mi sento in dovere di disdire anche questo contratto scritto, via FAX e via Raccomandata A/R. Ho disdetto tutto, sia contratto via telefonica che quello cartaceo, entro i 14 giorni previsti dalla legge.
Oggi, 31/12/2020, ricevo via email, una bolletta da pagare di 360,44, causale? Attivazione e disattivazione di una cosa che ho disdetto prima ancora di firmare il contratto, prima ancora di ricevere il nuovo router e, come gia’ detto, disdetto prima dei 14 giorni.
Vi mando copia della prima pagina del contratto, del 30/10/2020 e che non ho mai firmato, dove esplicitamente dice “Se l’Offerta NUONA TIM Super ADSL non corrisponde a quanto hai richiesto, potrai chiederne la disattivazione entro la data di scadenza della quarta fattura della tua linea di casa successiva all’attivazione di questa offerta”.

Ora vi chiedo di cancellare la fattura n. RE07465094 del 16/12/2020.

Ascoltate i Vostri clienti, piu’ costumer care!

Daniela Bucciol

Vi allego copia contratto Vostra offerta del 30/10/20 ADSLF#B#0445855597 N.prot.@27H70U30, copia fax, e copia della mia disdetta, copia ricevuta AR.”

Questo il mio problema, ho disattivato la domiciliazione bancaria e quindi non paghero’ questa assurda bolletta.
Un’ ultima cosa, Loro possono dire che io non ho voluto avvalermi della “facolta’ di recesso” entro i 14 girni?Grazie per l’attenzione Daniela

Inco
Inco
3 anni fa

Buongiorno,
Il tutto è iniziato con una chiamata dal numero 0278764452 alle ore 10.01 la cui operatrice presentandosi come operatore amministrativo Vodafone mi ha informato che in fattura c’era scritto che ci sarebbe stato un aumento di 8 euro e che erano trascorsi 30 giorni dalla comunicazione ed era urgente fare il cambio; alle ore 11.41 ricevo la chiamata dal numero 026398558 la cui operatrice di nome Marica con codice 064732 si presenta come impiegata di SOS Tariffe e mi propone tre gestori di telefonia presentandomi come la più conveniente la vostra cioè FASTWEB. In quel momento, a causa dell’urgenza che la presunta operatrice Vodafone mi aveva trasmesso nella prima telefonata, do anche i miei dati per cambiare e a fine chiamata mi dice che sarei stata contattata da Grazia o Andrea con codice CF129R operatori di Fastweb. In seguito ho controllato le mie fatture di Vodafone e non risultava nessuna comunicazione relativa ad aumenti; dunque ho contattato il mio gestore che mi ha confermato che non c’era nessun aumento, giungendo alla conclusione che c’era stato un raggiro di truffa. Alle 15.19 ricevo una chiamata dal numero 0557873953 la cui operatrice di nome Grazia si presenta come personale di Fastweb chiedendomi la conferma del mio passaggio; avendo capito la truffa ho immediatamente risposto “NON VOGLIO passare a Fastweb”.
Volevo sapere devo inviare una pec al gestore Fastweb

Francesca
Francesca
3 anni fa

Buon pomeriggio
In data 04/06/2020 ho ricevuto una chiamata da un callcenter che si spacciava per Enel il quale le chiedeva di confermare i dati, dei quali era già in possesso come il POD, per avere uno sconto in bolletta del 30% e ho risposto si.

Il giorno successivo, 05/06/2020 ricevo una telefonata da parte di un operatore di Gruppo Sinergy, per confermare i dati e perfezionare il contratto sottoscritto il giorno precedente.
All’operatrice ha espressamente dichiarato il mio rifiuto di concludere un qualsiasi contratto, sottoscrizione e cambio fornitura.
Lei mi ha chiesto il motivo e le ho risposto che semplicemente non volevo e basta e lei mi ha risposto ok e mi ha salutata.
A questo punto il contratto che mi avevano stipulato ora è recesso?
Oppure no?

Mirco Di Beatrice
3 anni fa

Buonasera
Credo di aver erroneamente sottoscritto un contratto di fornitura luce e gas con GRUPPO SINERGY perché al tizio al telefono ho dato il POD.
Per non rischiare di cambiare fornitore e pagare penali devo scrivergli una mail di ripensamento? Grazie.

Calligola Massimo
Calligola Massimo
3 anni fa

Ho stipulato un contratto per la fibra con vodafone il 9/5/2020 ma oggi 19/4/20 ho saputo che la linea funzionerà solo a 20 mega e non a 30 che dovrebbe essere il minimo per la fibra, posso esercitare il diritto di ripensamento?

Marcello Prestia
Marcello Prestia
3 anni fa

Salve, in data 8/4/2020 stipulo telefonicamente un nuovo contratto fibra con Vodafone con portabilità del numero, in data 21/04/2020 dopo 13 giorni contatto l’assistenza e gli comunichiamo di averci RIPENSATO che non volevo più passare in Vodafone, l’operatrice mi dice che ero nei tempi e non era un problema il giorno seguente mi chiama un operatore per dirmi che si stava occupando della disattivazione della mia richiesta, ma come per magia il 28/04/2020 mi trovo con la linea Vodafone attiva.
La beffa sta nel fatto che avendo un router con il vecchio gestore in acquisto mi vengono richieste 79€ euro di penale per aver lasciato prima dei 24 mesi e il resto del router da pagare.
Ma Vodafone non avrebbe dovuto sospendere il mio, Passaggio quando da me richiesto.

Giuseppe
Giuseppe
3 anni fa

Alla mia ragazza ha chiamato la vodafone x un contratto 5 giorni fa ma la scheda nn è arrivata .posso fare disdetta? Senza penaleE come fare?grazie

graziano bianco
graziano bianco
4 anni fa

Buongiorno, ad aprile 2019 ho aderito ad un’offerta di TIM per rete fissa con fibra. Non ho mai ricevuto copia del contratto tanto via mail, quanto via posta ordinaria. I costi mi hanno sorpreso parecchio rispetto a quanto ricordavo di aver confermato. Ho chiesto per ben 4 volte al 187 copia del contratto che puntualmente mi è stato promesso che sarebbe stato spedito ma non mi mai giunto. Mi dicono che non posso recedere perchè sono trascorsi 14 giorni, ma io chiedo “come posso valermi del diritto di ripensamento/recesso non avendo fisicamente alcun contratto da poter visionare con attenzione”? E’ questo un valido motivo per pretendere la nullità del contratto? Ogni volta l’operatore del 187 mi ha dato ragione sulle mie rimostranze, riferisce che hanno aperto una pratica di contestazione e che entro 15-30 giorni sarò richiamato, ma in 4 mesi non è mai avvenuto.

Emanuele Zamboni
Emanuele Zamboni
4 anni fa

Buongiorno agli inizi di febbraio ho stipulato un contratto telefonico con Wind Tre per una sim dati a modifica del precedente contratto in data 07.02 mi è arrivato il pacco e immediatamente l’addebito di costi che telefonicamente non erano stati comunicati, in data 18.02 ho inviato via pec il recesso anticipato e restituito tramite corriere il materiale ricevuto.
Oggi mi è arrivata tale mail ( non pec)

Gentile cliente,
siamo spiacenti di non poter accogliere la Sua richiesta in quanto il diritto di ripensamento/recesso da offerta sottoscritta è riservato al solo consumatore inteso come persona fisica che agisce per scopi estranei ad attività imprenditoriali, commerciali, artigianali o professionali eventualmente svolte

La politica commerciale di prima era volta a garantire tale diritto anche a chi di fatto non lo doveva avere, per tale motivo la Sua richiesta in passato è stata accolta, mentre oggi tale politica è cambiata in linea con la normativa di riferimento

Antonio
Antonio
4 anni fa

Salve, ho recesso il contratto con Windtre per modifiche contrattuali il 10.06.2019, avendo una promozione attiva, ho atteso che scadesse la stessa per cambiare operatore, esattamente il 09.07.2019 la richiesta e il 11.07.2019 il passaggio a ILIAD.
Windtre pur ricevendo la pec in data utile al recesso, mi contesta che il passaggio non è avvenuto entro la fine del mese, ovvero il 30.06.2019 e mi addebita una max rata finale di un telefono di 120 euro, cui ne avevo chiesto la non ammissibilità per cambio condizioni contrattuali. Cosi unito alle rate del telefono residue, per un importo di 54,00 euro era stato richiesta il proseguo sino alla naturale scadenza, mi addebitano il pagamento di tutto in unica soluzione di 174,00 euro.
A mio modesto avviso il dovrei versare solo le 54 euro dovute, ma la max rata non è applicabile.

Indennizzo Telefonico
Indennizzo Telefonico
4 anni fa
replica a  Antonio

Buongiorno,
in realtà in questo caso, legato fortemente alle tempistiche, è necessario verificare la documentazione per fare un prima valutazione del caso.
Mandi tutto tramite mail così le sapremo dire nel dettaglio cosa fare (indennizzotelefonico@unionedeiconsumatori.it)
Saluti

Giuseppe Pellizzeri
Giuseppe Pellizzeri
4 anni fa

Salve,mi chiamo Giuseppe il mio gestore telefonico Tim mi ha deluso per vari motivi.cosa devo fare per chiudere il contratto prima della scadenza,senza pagare circa 336,00 come dicono loro,cioè continuare a pagare il modem fino alla scadenza del contratto cioè fra 24 mesi e altre ulteriori spese.Chiedo il vostro parere e il vostro aiuto.Sinceri Saluti.

Luciana
Luciana
4 anni fa

Il mio conpagno lunedi pomeriggio ha sottoscritto un contratto per telefonia mobile in negozio, gli era stato detto che la rete copriva al 94% la zona quindi si è fidato facendo anche addebito con rid. Di fatto in casa prende tim e vodafon ma Non la 3 e la wind ma ovviamente non lo sapeva e si è fidato di chi gli ha proppsto il contratto con la 3. Ha diritto di recedere per non conformità del prodotto o feve pagare la penale di €49 come gli è stato detto?

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