Tim ti ha comunicato che puoi avere il rimborso delle fatture a 28 giorni, ma non riesci perché il Call-Center fa ostruzionismo o non puoi entrare nell’area utenti?
Non sei l’unico, ma se ti affidi a noi andremo fino in fondo per far rispettare il tuo diritto ad ottenere il rimborso, come sancito dalla delibera Agcom n.269/18/CONS.
Se invece non sai come richiederlo perché hai difficoltà nella procedura, possiamo aiutarti comunque!
La nostra assistenza legale è per te sempre gratuita (perché i nostri avvocati saranno pagati da Tim)
Leggi qui in anteprima il documento ufficiale che lo certifica, e che riceverai a tuo nome dopo la segnalazione.
Tutto questo in modo semplice e online!
Di noi ti puoi fidare, perché possiamo provare ciò che promettiamo!
Cos’è la fatturazione Tim a 28 giorni e il rimborso
Nel 2017 le compagnie telefoniche hanno deciso di cambiare unilateralmente le modalità di fatturazione senza il consenso dei propri clienti di linea fissa.
Hanno così cominciato a emettere fatture ogni 28 giorni e non più ogni 30, come previsto dai contratti firmati. In questo modo sono riuscite a ottenere da ogni utente una mensilità in più ogni anno.
Con la delibera dell’Agcom n.269/18/CONS, l’Antitrust e i consumatori hanno diritto a:
- il rimborso della fatturazione a 28 giorni
- il rinnovo delle offerte e della fatturazione su base mensile o suoi multipli, per la rete fissa
- la fatturazione non inferiore a 4 settimane nel caso di rete mobile.
– Chi ha diritto al rimborso TIM 28 giorni e a quanto ammonta
Probabilmente avrai ricevuto la comunicazione di Tim (tramite raccomandata o PEC) in cui ti avvisa della possibilità di richiedere il rimborso.
Riportiamo il testo:
“Gentile cliente,
Se hai ricevuto la raccomandata con cui TIM ti ha informato del diritto al rimborso per il periodo in cui la linea di rete fissa TIM, a te intestata, è stata oggetto di fatturazione con periodicità pari a 28 giorni puoi procedere alla richiesta di rimborso compilando il modulo online dedicato inserendo il codice univoco presente nella raccomandata.
Dopo aver verificato la tua richiesta TIM procederà ad accreditarti l’importo a cui hai diritto.
Se sei un erede del titolare della linea cessata avente diritto al rimborso, inserisci l’apposito flag sul modulo e segui le istruzioni per procedere con la richiesta.
Desideriamo informarti che laddove nei sistemi amministrativi di TIM risultassero pregresse morosità, l’importo oggetto di rimborso sarà compensato, in tutto o in parte con il debito residuo verso TIM.”
L’Agcom ha stabilito che può essere richiesto da tutti coloro che hanno ricevuto quest’ingiustizia (anche i vecchi clienti), dall’aprile 2017 a quando l’operazione è stata bloccata dalle autorità.
Questo vale pure per gli utenti mobile con contratto legato a quello madre per la telefonia fissa.
Ti stai chiedendo a quanto ammonta il rimborso? Normalmente è pari a due mensilità.
Se la compagnia non te lo ha ancora accreditato, contattaci per ottenere il rimborso!
Servizi extra al posto del rimborso Tim
Per evitare di rimborsare i propri clienti Tim ha attuato la strategia di offrire servizi extra, in cambio del rimborso Tim 28 giorni dovuto.
Servizi che dovrebbero scadere all’offerta e che, ovviamente, diventeranno a pagamento se vorremo continuare a fruirne.
Chi decide di accettare i servizi “gratuiti” può scegliere tra diverse opzioni:
- TIM Vision, la TV on demand di TIM che mette a disposizione del cliente diversi contenuti (film, serie tv, programmi per bambini o sportivi)
- Chi è, servizio che permette di visualizzare il numero delle chiamante in entrata sul display del telefono di casa
- Extra Voice, che permette di ottenere chiamate illimitate verso tutti i numeri sia fissi che mobile
- Voce internazionale, per ottenere le chiamate illimitate verso i telefoni fissi di Stati Uniti, Canada ed Europa occidentale
- Max Speed, servizio che comporta un aumento della velocità della propria connessione da 30 Mbps fino a 100 Mbps.
Per ottenere un servizio extra, in alternativa al rimborso, puoi entrare nella tua area riservata MyTIM e cliccare su “Rimborso 28 giorni”.
Sentenza del CdS n. 879 del 2020, sulla fatturazione a 28 giorni
Nel febbraio del 2020, dopo il susseguirsi di delibere da parte dell’AGCOM, ricorsi e multe dell’Antitrust, il nodo del problema viene definitivamente sciolto dal Consiglio di Stato con la sentenza n.879 del 2020.
Il Consiglio ha infatti obbligato le compagnie telefoniche a fornirsi di uno “strumento della tutela indennitaria automatica di massa a favore di tutti e ciascun utente, a fronte di violazioni generalizzate… da parte dei più rilevanti operatori di telefonia”.
Inoltre, ha riconfermato che:
- la fatturazione deve avere cadenza mensile
- il rimborso delle bollette a 28 giorni debba essere effettuato d’ufficio e non dietro richiesta dell’utente.